Perché investire in diamanti?

Il mercato dei diamanti rappresenta un settore da 80–90 miliardi di dollari l’anno, comprendendo sia il grezzo che il tagliato (fonte: Bain & Company – Global Diamond Industry Report). Ogni anno vengono estratti circa 120–130 milioni di carati, una parte dei quali destinata a usi industriali (fonte: De Beers – Diamond Insight Report).
La natura limitata delle risorse e l’equilibrio tra domanda e offerta contribuiscono alla stabilità di lungo periodo di questo asset unico.

TREND

Domanda in crescita: nei mercati emergenti e negli Stati Uniti la domanda di pietre preziose è in costante crescita (fonte De Beers – Diamond Insight Report).

 

Offerta limitata: miniere storiche in esaurimento (es. Argyle in Australia).

Eticità: crescente attenzione a filiere etiche (Kimberley Process) e a certificazioni (GIA, HRD, IGI).

FATTORI DI CRESCITA

Aumento del reddito nei paesi emergenti: i Paesi con economie in via di sviluppo stanno assistendo ad un aumento del potere di acquisto con conseguente aumento della domanda di beni di lusso come i diamanti.

 

Offerta limitata: la scarsità naturale sostiene i prezzi del lungo periodo.

 

Investimento alternativo: i diamanti sono percepiti come un bene rifugio di lusso decorrelato dai mercati azionari.

PERFORMANCE STORICHE

Indice Rapaport: listino internazionale dei prezzi dei diamanti pubblicato ogni giovedì notte da Rapaport Group dal 1978. Esprime in USD il prezzo dei diamanti in base alla 4c (Carat – Cut – Color – Clarity).
Crescita media del 2-5% annuo sul lungo periodo (fonte Rapaport Diamond Report)

 

Crisi 2008: calo temporaneo dei prezzi, con ripresa significativa negli anni successivi.
Già nel biennio 2010-2011 l’indice dei prezzi tornò a livelli pre crisi spinto da un aumento della domanda da parte dei paesi in via di sviluppo simile a quello odierno.

 

Pietre di fascia alta (D-F color, IF-VVS) mostrano storicamente performance più stabili e rivalutazioni costanti.
Solo una piccola frazione dei diamanti estratti ha caratteristiche D-F/IF-VVS.

IL DIAMANTE COME BENE RIFUGIO

Il diamante rappresenta uno dei beni rifugio più solidi grazie alla sua elevata densità di valore, che ne facilita la custodia e la protezione patrimoniale.
La rarità naturale e la durabilità ne preservano il potere d’acquisto nel tempo, mentre le certificazioni internazionali (GIA, HRD, IGI) ne garantiscono l’autenticità e l’accettazione globale.
Durante le fasi di crisi economica, il diamante ha mostrato una resilienza superiore ai principali indici azionari, confermandosi un asset tangibile e decorrelato dai mercati finanziari.

 

Indice/asset Calo peak-to-trough 2008-09 Tempo di recupero
RAPAPORT 1ct –29 % (ago 2008 → apr 2009) ≈ 2 anni: metà 2011 (Rapaport)
S&P 500 –57 % (ott 2007 → mar 2009) ≈ 4 anni: mar 2013 (Investopedia)
Indice/asset Calo peak-to-trough 2008-09 Tempo di recupero
RAPAPORT 1ct –29 % (ago 2008 → apr 2009) ≈ 2 anni: metà 2011 (Rapaport)
S&P 500 –57 % (ott 2007 → mar 2009) ≈ 4 anni: mar 2013 (Investopedia)

*Fonte Rapaport.com – Time to tackle the diamond industry’s pre-pandemic challenges

*Fonte spglobal.com

Gli asset fisici rari sono l’unica forma di valore che non dipende dalla promessa di qualcun altro.
J.P. Morgan
Congresso USA, 1912

Diamanti come investimento

equilibrio tra vantaggi e rischi

VANTAGGI
RISCHI
I diamanti hanno in genere una bassa correlazione con azioni e obbligazioni, rendendoli uno strumento di diversificazione nel portafoglio.
Nel tempo, le pietre di alta qualità tendono a mantenere o incrementare il proprio valore, sostenute dalla scarsità naturale e da una domanda globale costante.
Come altri beni reali, i diamanti spesso offrono una buona difesa dal potere erosivo dell’inflazione, specialmente in periodi di incertezza economica.
Un diamante di piccole dimensioni può avere un valore molto elevato, facilitando lo stoccaggio e la conservazione (rispetto a oro o argento di pari controvalore).
Oltre all’aspetto di investimento, i diamanti sono beni di lusso molto richiesti (gioielleria, collezionismo), con una domanda trainata dai mercati emergenti e dal prestigio associato.
Ogni pietra è unica e il prezzo dipende da molte variabili (4C: carat, color, clarity, cut). La mancanza di un riferimento universale semplice può complicare la stima del valore effettivo.
Conservare e proteggere adeguatamente i diamanti (caveau, assicurazioni, certificazioni) comporta spese aggiuntive, da considerare nel calcolo del rendimento.
Senza certificazioni gemmologiche adeguate (GIA, HRD, IGI) o senza verificare la filiera etica (Kimberley Process), si può incorrere in diamanti di provenienza illecita o non autentici.
Pur essendo in generale meno soggetti a speculazione, in periodi di forte contrazione economica la domanda di gioielleria potrebbe calare, influenzando i prezzi di vendita.
VANTAGGI

I diamanti hanno in genere una bassa correlazione con azioni e obbligazioni, rendendoli uno strumento di diversificazione nel portafoglio.

Nel tempo, le pietre di alta qualità tendono a mantenere o incrementare il proprio valore, sostenute dalla scarsità naturale e da una domanda globale costante.

Come altri beni reali, i diamanti spesso offrono una buona difesa dal potere erosivo dell’inflazione, specialmente in periodi di incertezza economica.

Un diamante di piccole dimensioni può avere un valore molto elevato, facilitando lo stoccaggio e la conservazione (rispetto a oro o argento di pari controvalore).

Oltre all’aspetto di investimento, i diamanti sono beni di lusso molto richiesti (gioielleria, collezionismo), con una domanda trainata dai mercati emergenti e dal prestigio associato.

RISCHI

Ogni pietra è unica e il prezzo dipende da molte variabili (4C: carat, color, clarity, cut). La mancanza di un riferimento universale semplice può complicare la stima del valore effettivo.

Conservare e proteggere adeguatamente i diamanti (caveau, assicurazioni, certificazioni) comporta spese aggiuntive, da considerare nel calcolo del rendimento.

Senza certificazioni gemmologiche adeguate (GIA, HRD, IGI) o senza verificare la filiera etica (Kimberley Process), si può incorrere in diamanti di provenienza illecita o non autentici.

Pur essendo in generale meno soggetti a speculazione, in periodi di forte contrazione economica la domanda di gioielleria potrebbe calare, influenzando i prezzi di vendita.